Abbinamento Vino - Cibo

Abbinamento Vino - Cibo

Abbinamento Vino - Cibo

Abbinare un vino a un cibo, o viceversa, significa creare un incontro tra due elementi in modo che entrambi risultino avvantaggiati dalla loro unione, che esalta le caratteristiche organolettiche degli stessi. Poche sono le regole codificate che aiutano nella formazione dei "mariages" perfetti tra cibo e vino. Gli abbinamenti possono essere suddivisi in: 

•  Tradizionali: sono quelli che legano il piatto di una regione al vino prodotto nella stessa zona. Non semprecorretto, da un punto di vista gustativo, come nel casodell'abbacchio alla romana, servito insieme al vino bianco dei Castelli, risulta comunque sempre gradito.

•  Per contrapposizione dei sapori: quando le sensazioni del vino vanno a contrastare precise sensazioni nel cibo. Esempi precisi sono quelli che mettono a confronto l'acidità del vino con la
sensazione grassa, la sensazione untuosa del cibo con la sensazione tannica oppure la tendenza dolce di un piatto con l'effervescenza di un vino spumante. 

•  Per esaltazione dei sapori: quando l'abbinamento tende a mettere in luce caratteristiche simili tra i cibo e il vino. È il caso di piatti speziati e vini molto profumati, vini dolci con dessert. 

•  Per similitudine: Con piatti strutturati saranno impiegati vini di corpo e potenti, mentre con piatti
leggeri saranno abbinati vini semplici. 

•  Gli abbinamenti più appropriati sul modo di intonare i vini con le pietanze sono per:

•  Antipasti: vini bianchi asciutti, non molto alcolici serviti freddi; sugli antipasti a base di aceto è
indispensabile servire vini bianchi o rossi leggeri frizzanti a fermentazione naturale. 

•  Minestre, Pasta, Riso: per minestre in brodo o di verdure, vini bianchi secchi un po' alcolici e i vini
leggeri. Per la pasta o riso al sugo di carne o alla salsa di pomodoro sono perfetti i vini rossi, piuttosto leggeri ed i vini rosati, serviti a temperatura tra i 15 e i 16 gradi; per pasta e risotti cotti "in bianco" è preferibile adottare vini bianchi. 

•  Pesce: sul pesce bollito sono indicati vini bianchi leggeri; sulle fritture vini bianchi asciutti, di corpo piuttosto alcolico, con 2-3 anni di invecchiamento, servito freddo. Sulle zuppe di pesce, tipo cacciucco, o comunque cucinate con salse piccanti, devono preferirsi i vini rossi leggeri o rosati non troppo alcolici. Sul pesce arrosto vini bianchi a forte gradazione da servire molto freddi. 

•  Carne: per le carni bianche sono da preferire vini rossi leggeri, giovani o anche rossi frizzanti. Sulla carne in umido rossi di corpo; sulla carne arrosta e sulla cacciaggione sono perfetti i vini rossi, più o meno invecchiati, asciutti e robusti serviti a temperatura ambiente. 

•  Uova: vini bianchi non molto freddi si adattano bene per frittate leggere; i rossi di corpo con le frittate o uova cucinate con ingredienti piccanti

•  Funghi: vini rossi a forte gradazione piuttosto invecchiati 

•  Formaggi: vini rossi. Per formaggi piccanti vini rossi a forte gradazione. 

•  Dolci e frutta vini liquorosi 

Esistono però degli alimenti che non possono essere abbinati a
nessun vino. Sono ben rari e la tendenza attuale è quella di ricercare comunque un valido abbinamento anche in questa situazione particolare. Le più diffuse negazioni riguardano: 

•  Marinate di carni e pesce in presenza di grandi quantità di limone ed aceto 

•  Insalate e verdure condite sempre con limone e aceto 

•  Carciofi e finocchi crudi 

•  Cioccolato fondente (ma non le pralines, che hanno validi abbinamenti!) 

•  Semifreddi e gelati 

•  Frutti come uva, fichi ed agrumi 

•  macedonie di frutta aromatizzate al liquore